Biblioteca Gino Rizzo
presenta
Asemic Writing:
dalla scrittura allo scrivere, dalla parola al segnoa cura di Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
24 Maggio 2018 ore 18:00 – Parco Adele Savio – Castromediano, Le
incontro sul tema delle scritture asemantiche
materiali di consultazione dall’archivio della rivista «Utsanga.it»
In
occasione dell’edizione 2018 del Maggio dei libri che vede, fra le
altre cose, tre filoni tematici su cui articolare un possibile discorso
sul libro e la lettura e, fra questi, il concetto di “Lettura come
libertà”, appare quanto mai necessario intraprendere un discorso attorno
alle pratiche dette dell’asemic writing, delle scritture asemantiche le
quali, sviluppatesi nell’arco del Novecento, giungono ad oggi con
rinnovata tensione creativa anche grazie all’apporto delle nuove
tecnologie. Ma cosa sono e come si evolvono le scritture asemantiche?
Legate per loro natura, in quanto manifestazioni umane, all’evolversi
del contesto storico-culturale, le scritture asemantiche hanno
“liberato” il concetto di scrittura, anche a cavallo di certe
riformulazioni filosofiche di area novecentesca, dalla gabbia del
significato e dalle logiche dell’efficacia comunicativa applaudendo alla
deformazione della scrittura che diventa puro gesto dello “scrivere”,
movimento che tende alla scrittura senza mai giungere a compimento,
imminenza di senso che apre un vuoto interpretativo coinvolgendo il
fruitore a partire dalla familiarità fra gestualità asemantica e forma
grafica dello scritto. In questo caso la lettura diventa modalità visiva
ed empatica volta ad esperire l’oggetto calligrafico in questione. Le
scritture asemantiche, in qualità di gesto tendente ad una
significazione sempre rinviata, eludono il significato, non
istituzionalizzandosi in un sistema di segni codificato, dunque
riconoscibile, e abdicano in favore della grafia libera che porta la
scrittura, o meglio lo scrivere, a confrontarsi con l’extraletterario,
ovvero il colore, la materia, il movimento del corpo. La lettura come
libertà diventa libertà del senso oltre il significato.
La
Biblioteca Gino Rizzo ospita e promuove un incontro sul tema delle
scritture asemantiche condotto da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula,
entrambi esponenti del network dell’asemic writing oltre che autori di
contributi critici volti a ricostruire le vicende internazionali del
fenomeno “asemic” dalle origini ai nostri giorni. I due autori hanno
infatti curato i volumi collettanei “Asemic writing. Contributi teorici”
(Ivrea, Edizioni Archimuseo Adriano Accattino, 2018) e “La parola
intermediale: un itinerario pugliese” (Cavallino, Biblioteca Gino Rizzo,
2017), affrontando le dinamiche storiche e contemporanee dell’asemic
writing e il suo sviluppo all’interno del più ampio universo della
poesia visiva e delle ricerche intermediali in genere, articolando anche
un discorso di carattere storico sulle esperienze “asemic” in Puglia.
Aprile e Caggiula hanno inoltre fondato nel 2014 la rivista trimestrale
online Utsanga.it che ha dato vita, sin da subito, a un interessante dibattito attorno al fenomeno delle scritture asemantiche.